LA MAGIA SELVAGGIA DELLE EGADI

 


Siamo arrivati a Favignana da Trapani in aliscafo e qui un’esplosione di bellezza, di colori e un vento caldissimo ci ha accolto.

Favignana, che anticamente veniva chiamata Aegusa “l’isola delle capre” per le numerose capre selvatiche che pascolavano nell’isola. L’attuale nome deriva da Favonio che è il nome del vento caldo che soffia sull’isola.  


Favignana 


E’ la più grande delle isole e ha una storia millenaria, infatti nelle grotte ci sono ancora tracce di antichissimi insediamenti umani, in seguito fu abitata dai greci, fenici, romani, saraceni, normanni. Dall’epoca normanna in poi ha fatto parte del Regno di Sicilia e successivamente con i Borbone del Regno delle Due Sicilie. Con i Borbone è stata soprattutto utilizzata come luogo di detenzione e di confino. 

Dominata dal Monte Santa Caterina dove si trova l’omonimo Forte di epoca normanna. 


Monte S.Caterina e Forte


Isola brulla con la tipica macchia mediterranea, i suoi colori sono le tante nuance di ocra della terra e del tufo, di verdi e di azzurri del mare e del cielo, il bianco delle tipiche case con porte e finestre colorate.



Favignana

L’isola farfalla, così la poetica definizione che ne diede il pittore siciliano Salvatore Fiume per la sua forma che evoca una farfalla adagiata sul mare,  è piccola e la si gira in poco tempo e con facilità, ideale noleggiare una bicicletta o uno scooter come abbiamo fatto noi. Le strade sono sicure ma alcune, quelle che portano alle spiagge più selvagge, sono sterrate.




Il paesaggio ha ancora il fascino del tempo passato, in alcune zone si ha l’impressione che l’uomo non sia ancora arrivato tanto sono primitive e deserte, cespugli di finocchietto, capperi, timo, rosmarino, fico d’india profumano l’aria di aromi incantevoli e il vento caldo è quasi sempre presente.

 

Favignana


Abbiamo alloggiato in una tipica casa in un vicolo del centro storico di Favignana e qui ogni mattina un meraviglioso profumo di pane e dolci appena sfornati arrivava sin dentro casa. Già dalla mattina presto questo forno divenne il nostro appuntamento per la colazione. 

Abbiamo vissuto l’isola in armonia con la sua semplicità, tranquillità e con i suoi ritmi lenti. Vivendo il mare, bellissimo e trasparente ovunque, dalle sfumature di turchese incredibili, con splendidi fondali e grotte perfetto per fare snorkeling o immersioni, mi è capitato spesso, facendo snorkeling, di incontrare dei pesci barracuda.


Cala Azzurra


E poi le spiagge e le suggestive calette selvagge come Cala Azzurra, Lido Burrone, i Calamoni, Punta Sottile, Bue Marino perfetta per i tuffi, la mia preferita è Cala Rossa tra rocce e sabbia. Tutto l’arcipelago delle Egadi è Riserva Marina.

 


Cala Rossa 

Favignana è fatta di tufo, infatti bellissime cave di tufo, che assomigliano a suggestive cattedrali, si trovano a Cala Rossa e Bue Marino.


Cave di tufo


L’estrazione del tufo sin dai tempi dell’epoca Romana è stata una delle principali fonti di reddito dell’isola. In seguito le cave vennero dismesse e trasformate in orti e giardini ipogei dove si coltivano ortaggi e diversi alberi da frutto.


Giardino Ipogeo


Molto suggestiva la visita in questo paradiso, in una perfetta armonia tra pietra e vegetazione. Un luogo pieno di fascino e di pace.

 Passeggiare nel centro storico di Favignana si respira un’atmosfera d’altri tempi, le tipiche case, i vicoli e le strade lastricate in pietra, i caratteristici negozi e botteghe di artigianato e i ristorantini, il piccolo porto dove si può acquistare il pesce dai pescatori, qui il tempo scorre lento e tranquillo.


Piazza Madrice


E di fronte al porto c’è la Tonnara ex stabilimento Florio per la lavorazione del tonno, ottimo esempio di archeologia industriale, oggi trasformata in museo che custodisce la storia dell’isola, e poi c’è il palazzo Florio un gioiello in stile neogotico, appartenuto all’omonima famiglia, oggi sede della biblioteca.


Palazzo Florio



Tonnara


E poi le Chiese e il forte San Giacomo e quello di Santa Caterina in cima alla montagna, ora purtroppo abbandonato, faticosa la salita ma ripagata dallo splendido panorama su tutto l’arcipelago. 

L’area archeologica di San Nicola con le tracce di necropoli e le grotte dove sono stati trovati importanti reperti e graffiti. 

Inoltre sul porto ci sono i barcaioli che organizzano escursioni in barca facendo conoscere Favignana dal mare, con le innumerevoli grotte e calette che si trovano lungo la costa non accessibili da terra. Pranzo a bordo con buonissime bruschette e pane cunzatu, racconti di storie e leggende dell’isola e poi immancabile un tuffo nel mare profondo e azzurro. 


Grotte


E poi tra mare, sole, escursioni e giri in barca c’è l’invitante cucina egadina, predomina il pesce, i fritti con i mitici arancini, il cous-cous, la pasta fresca condita in tanti modi, il pane cunzatu imbottito con diversi ingredienti e poi i dolci: la cassatella, una mezzaluna imbottita di ricotta e cioccolato, e poi granite, cannoli e paste di mandorla.






Insomma un tripudio di bellezze naturali-culturali e culinarie che fanno di Favignana una meta da sogno.

 


A R E T T I M O 



Marettimo



Marettimo è “fuori dal mondo“, l’impressione è quella di isola disabitata, un pugno di case bianche ai piedi della montagna e un piccolo porticciolo ti accolgono quando arrivi.


Marettimo


Abbiamo raggiunto Marettimo da Favignana con un barcaiolo che ci ha portato alla scoperta delle grotte marine e dell’isola, in assoluto la più selvaggia, incontaminata e la più lontana delle Egadi.

Un paradiso naturale con scogliere, grotte bellissime e fondali mozzafiato.  


Grotte


A Marettimo non ci sono strade, qui non circolano auto, ci si sposta a piedi, ci sono piccoli vicoli, mulattiere e sentieri. A Marettimo non c’è nulla, ma c’è l’essenziale e questo è il suo fascino.  L’isola è una montagna, rocciosa e con coste inospitali, primitiva, solitaria e questo la rende ancora più coinvolgente, un’emozione unica!  Peccato esserci fermati solo un giorno.


 

 L E V A N Z O 



Levanzo


Levanzo è la più piccola e appartata delle Egadi e anche qui, quando arrivi, un minuscolo e incantevole borgo, il porticciolo, i pescatori, il mare limpido e alle spalle la roccia della montagna, ti accolgono e ti riportano a suggestioni arcaiche e misteriose.



Grotta del Genovese

Abbiamo trascorso una giornata a Levanzo tra escursioni in barca lungo la costa visitando le numerose grotte marine e soprattutto la famosa “grotta del genovese“ che conserva graffiti e pitture del paleolitico e neolitico, abbiamo nuotato tra acque e fondali caraibici  e poi ci siamo concessi una passeggiata tra i pochi vicoli del paese in un’atmosfera fuori dal tempo, anche  qui non ci sono auto, un negozio di alimentari, un forno, un ristorante e poco altro. L’essenziale per vivere con meno e per vivere meglio in questa isola silenziosa e magica.


Vicoli



Cala Levanzo 


Favignana, Marettimo e Levanzo sono tre perle in perfetta fusione con la terra, il mare, il sole, il vento che ti abbracciano in un’atmosfera di pace e spirito zen.

 

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