IL CENTRO STORICO DI NAPOLI : tra storia e folklore

 



Da molti anni ho la fortuna di trascorrere, ogni anno, dei lunghi periodi a Napoli. Anche perché ho un marito che è di Napoli città, e quindi oramai la conosco e la vivo molto bene. Napoli mi ha conquistato subito perché è tutto e il contrario di tutto, un’insieme di emozioni, di magia, di vitalità e di passione tra mille contraddizioni.

Adoro passeggiare nel centro storico di Napoli, gustare l’ottimo cibo, annusare gli odori, contemplare i bellissimi palazzi storici, le Chiese, i Musei.

 



Un percorso fatto di vicoli, di piazze che pullulano di gente, di turisti, di palazzi decadenti ma di grande fascino, di tradizioni profonde, di panni stesi, di botteghe artigianali, di librerie, di antiquari, le deliziose pasticcerie, pizzerie, trattorie tipiche e friggitorie dove si può mangiare il mitico  “cuoppo”, di caffè che qui è un rito, sono gli antichi Decumani e Cardini : Via Tribunali, Spaccanapoli, San Gregorio Armeno, Piazza S.Gaetano, via Duomo, via Nilo e altri. 




I decumani sono le strade del centro storico, quelle più larghe, che si incrociano ad angolo retto con i cardini, le vie perpendicolari più strette. I decumani sono tre: maggiore cioè la via Tribunali, l’inferiore meglio noto come Spaccanapoli, e il superiore, l’Anticaglia.

I decumani fanno parte dell’antica città circondata dalle mura, fin dalla fondazione avvenuta nel V secolo a.C.

Questa griglia è ciò che è rimasto della pianificazione del territorio ideata dai greci antichi e teorizzata da un grande architetto e urbanista greco del V sec. a.c., Ippodamo da Mileto.


Griglia dei Decumani


 In questa griglia si ritrovano le memorie di tempi passati: come il teatro romano dove si esibì Nerone, la famosa Cappella San Severo, varie e importanti Chiese e Monasteri.

Poi c’è Forcella che trae il nome dalla biforcazione della strada che assomiglia ad una forcella, e in fondo a tutto ci sono le Porte: Porta Capuana, Porta Nolana e il famoso Cippo a Forcella cioè resti di un’antica porta di epoca romana.

Tutti gli edifici che oggi si vedono sono costruiti sui resti delle antiche costruzioni, come si può vedere visitando la Napoli sotterranea. La piazza San Gaetano è posta sull’area dell’antico Foro, cioè il centro della città che era un grande mercato molto frequentato. Ancora oggi, quell’area dopo 2000 anni ha ancora le stesse funzioni e caratteristiche.

 

Spaccanapoli 

Spaccanapoli è la strada che “spacca” la città dividendola in due, parte dai Quartieri spagnoli fino a Forcella.

Lungo Spaccanapoli si trovano importanti edifici storici come : Piazza e Chiesa barocca del Gesù Nuovo, Monastero e Basilica di Santa Chiara, Piazza San Domenico Maggiore, Piazzetta Nilo con la statua del Nilo edificata dalla comunità degli egiziani di Alessandria, Sacro Monte di Pietà (l’antenato del Banco di Napoli), Basilica di San Lorenzo Maggiore, la famosa San Gregorio Armeno che si incrocia con Spaccanapoli.

 

Piazza del Gesù Nuovo

San Gregorio Armeno è la patria dei presepi e dei pastori. La tradizione presepiale di S.Gregorio Armeno ha un’origine molto antica, infatti in questa via, in epoca classica esisteva un tempio dedicato alla Dea greca Cerere, alla quale le persone si rivolgevano e offrivano come ex voto delle statuine di terracotta costruite nelle botteghe della via. Ecco, ancora oggi si possono ammirare gli artisti- artigiani mentre lavorano e creano i vari personaggi, che poi popoleranno il presepe. Anche in pieno Agosto, qui si respira l'aria magica del Natale.


San Gregorio Armeno

Via dei tribunali si chiama così perché il vicerè don Pedro de Toledo fece trasferire i tribunali sparsi per la città, in un’unica sede e cioè nel Castel Capuano, che sta alla fine della via.


Chiesa Anime Purgatorio o Cape Morte


Via dei tribunali corrisponde al decumano maggiore e attraversa tutto il centro storico di Napoli, da port’Alba e piazza Bellini a Castel Capuano.

Lungo la strada ci sono degli splendidi palazzi storici, edicole Votive e Chiese come : Palazzo d'Angiò il più antico di Napoli,  il Pio Monte della Misericordia che ospita un famoso dipinto di Caravaggio, la Chiesa di San Lorenzo Maggiore con gli scavi archeologici visitabili, la Chiesa delle Anime del Purgatorio ad Arco, il Conservatorio di San Pietro a Maiella, Palazzo Filippo di Valois con lo splendido porticato, piazza San Gaetano dove in epoca greca sorgeva l’antica agorà e ora si può visitare la Napoli sotterranea, la Chiesa dei Girolamini e altri ancora.
Via dei Tribunali è una strada intrisa di storia, di anima e di energia.



Palazzo D'Angiò 


In un vicolo tra i più suggestivi, all’angolo con via Tribunali, c’è un bellissimo Pulcinella in bronzo dono dell’artista Lello Esposito alla città di Napoli. Si dice che toccando il naso della maschera porti fortuna. E’ un angolo anche pieno di folklore e musica, infatti spesso si esibiscono gruppi in performance musicali.


Pulcinella

In piazza Gerolomini, lungo via Tribunali, si trova l’unica opera di Banksy in Italia.

Banksy è lo pseudomino di uno dei più importanti esponenti della street art nel mondo. Nelle sue opere rappresenta la condizione dell’umanità e tematiche che riguardano la politica, la cultura e l’etica.
La “Madonna con la pistola” di Napoli, non a caso dipinta nel centro antico, fa pensare al legame tra sacro e profano, tra mito e storia, ma anche alla Madonna che protegge il popolo napoletano dalle sue difficoltà quotidiane.

La Madonna con la pistola

 

In S.Biagio dei Librai, che è la strada parallela a via Tribunali, dal 1800 c’è un vero e proprio ospedale delle bambole, dove si riparano bambole, burattini, orsetti e giocattoli d'epoca. Un luogo d'altri tempi magico e veramente straordinario.





L’Anticaglia è il decumano meno noto e il meno turistico. Il termine Anticaglia significa “roba antica” perchè conserva reperti archeologici di varie epoche e di grande valore.Qui c’era in epoca greco-romana il tempio di Apollo il dio del sole.

Passeggiando lungo l’Anticaglia   si possono ammirare strutture e mura di epoca greca e romana, inoltre la Chiesa di Regina Coeli del 1594, la chiesa e il Monastero di Santa Maria di Gerusalemme del XIV secolo, nota come chiesa e monastero di clausura delle “trentatré”, che era il numero delle monache che potevano essere ospitate nel convento, e poi la Chiesa di Santa Sofia del 308 d.C., attribuita all'imperatore Costantino.

 

Anticaglia


Lungo il tragitto, ad un certo punto ci si trova davanti ad un altissimo muro con due massicce arcate, inglobate negli edifici. Non è un muro di sostegno delle case, ma i resti della “cavea” del grande Teatro romano. Qui nell’antica Neapolis c’era la zona dei teatri.


Teatro Romano - Anticaglia

Meravigliosa la visita dei resti di una parte del teatro, vi si accede nei sotterranei tramite una botola posta sul pavimento di un’antica bottega, e uscendo all’esterno ci si trova in un’altra realtà, una grande cavea scoperta con gradinate circondata da vecchi palazzi. Mi colpisce lo scenario tra l’immagine silenziosa dell’antico teatro e il pullulare della vita quotidiana all’interno dei palazzi, rumori, colori dei panni stesi e profumi di cibo che aleggiano nella cavea, danno vita ad un suggestivo incontro tra passato e presente in un’atmosfera unica.

Ogni volta che passeggio in queste strade percepisco una sorta di energia magnetica ad ogni passo, la respiro nell’aria, in particolare nella zona di via Nilo. Infatti, in questa zona già nell’antichità si tramandavano leggende e simboli relativi a templi pagani, e a un cosiddetto “centro cosmico”, un luogo dove ci sarebbe una particolare corrente di magnetismo e di energia. Qui doveva esserci un tempio contenente una statua “velata” di Iside e di Horus, Dei egiziani, poiché in quest'area abitavano immigrati alessandrini, ecco perchè via Nilo.


Statua del Nilo a p.tta Nilo


Vicino a via Nilo, in un piccolo vicolo c’è la Cappella S.Severo una delle più importanti opere barocche della città, tra i capolavori all’interno c’è il Cristo Velato. E’ un luogo straordinario, avvolto da leggende popolari e misteri, magie e simboli esoterici.

Insomma è la “Napoli Emozionale” quella che per me è una fonte di ispirazione, mi coinvolge trasmettendomi sempre vibrazioni positive, vitalità e anche un po’ di follia.

 


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