L'UNICITA' DI BARCELLONA

 



Ho dato l’addio al 2022 e il benvenuto al 2023 in una meravigliosa e coinvolgente Barcellona, una città immensa che però si visita con facilità con la metro, a piedi, in bicicletta, con i taxi che costano poco e si fermano al volo in strada come a New York.

Ero già stata a Barcellona tanti anni fa per due giorni, troppo poco per godermi la città, questa volta i giorni sono stati sei, e di nuovo, un autentico colpo di fulmine, arrivando in Plaza de Espana dall’aeroporto El Prat, mi ha fatto innamorare della città.

La sua storia antica che si fonde con la modernità, i suoi colori, il fascino di passeggiare per le vie dei suoi quartieri ognuno con la sua unicità, i mercati, i parchi, i musei, il clima mite anche a gennaio, i locali tipici dove mangiare le  tapas, la paella e gustarsi un' ottima cerveza  non ha prezzo.

E poi arte, tanta arte in ogni angolo di strada, un vero museo a cielo aperto.

 

1 giorno

Scendendo a piedi da Av del Parallel, ci indirizziamo verso le Ramblas e ci ritroviamo subito nel quartiere del Raval un “barrio” della vecchia città. Quartiere multietnico e caratteristico, abitato in particolare da comunità pakistane, arabe, indiane e latino americane.  Fino ad alcuni anni fa era considerato molto pericoloso e degradato, ora, dopo una profonda riqualificazione è abbastanza tranquillo, nonostante ciò, girando tra i suoi vicoli rimane sempre un luogo dall'atmosfera ambigua.

E' pieno di locali, negozi etnici, gallerie d’arte e musei.  Proseguendo ci troviamo sulla Rambla del Raval e qui un enorme gattone ci accoglie, è il “Gatto di Botero“ una meravigliosa e simpatica scultura di bronzo del famoso artista Fernando Botero.


Gatto di Botero


Percorrendo Carrer de l’Hospital arriviamo alla mitica Rambla e ci lasciamo contagiare dal   variopinto e bizzarro mondo che la popola, giocolieri, mimi, musicisti, pittori e cartomanti che si esprimono nelle loro arti.

 

Rambla


Lungo la Rambla, oltre a numerosi bar, ristoranti, chioschi di bellissimi fiori, c’è la Boqueria stupendo e coloratissimo mercato gastronomico, il più famoso e grande di Barcellona.


Boqueria


Boqueria


Boqueria

La visita tra i banchi del mercato dona allegria, lo sguardo è rapito dai colori e dall'esposizione molto artistica dei tantissimi prodotti, e poi, i profumi di spezie, di frutta, di dolci invadono l'aria. Attratti da uno dei suoi risto-bar ci fermiamo per gustare le specialità catalane. Ci dirigiamo verso plaza Catalunya e risaliamo e ci godiamo l’atmosfera coinvolgente, piena di energia positiva e di bellezza, con gli occhi all’insù ammiriamo i tanti bellissimi e storici edifici come il teatro Liceu, Palazzo Güell e altri ancora. 


Teatro Liceu


Ma anche con gli occhi all’ingiù, infatti in Plaza de la Boqueria, si può ammirare il grande e coloratissimo mosaico realizzato nel 1976 da Joan Mirò che ricopre una parte della piazza.

 

Mosaico Mirò


2 giorno 

Ci troviamo in Plaza de la Porte de Pau, di fronte al porto, tra la Rambla e il Passeig de Colom dove si trova la statua di Colombo, monumento a lui dedicato, alto circa 60 metri, fu costruito in occasione dell'Esposizione Universale del 1888. All'interno c'è un piccolo ascensore che porta al belvedere in cima alla torre, qui si può godere di una meravigliosa vista a 360 gradi di Barcellona.


Colombo

Proseguiamo lungo il Port Vell, il vecchio porto di Barcellona riqualificato in occasione delle Olimpiadi del 1992.  Alla fine del lungomare e prima di entrare nel quartiere di Barceloneta una grande scultura si erge verso il cielo è la Cara de Barcelona (il volto di Barcellona) un’opera dell’artista pop americano Roy Lichtenstein creata per le olimpiadi del 1992 svolte a Barcellona. Di grande impatto visivo rappresenta un volto di donna, ricoperta di mosaico, dalle forme sinuose e dai colori sgargianti è un tributo che Lichtenstein ha voluto fare ai grandi artisti dell’arte modernista catalana.


Cara de Barcellona 

Finalmente arriviamo a Barceloneta che è il quartiere sul mare di Barcellona, l'antico “Barrio dei pescatori” costruito nel XVIII per dare alloggio ai pescatori. Mantiene tutt’ora il fascino di un vecchio villaggio marinaro con le colorate case popolari, i stretti vicoli tutti disposti in senso parallelo e perpendicolare.


Barceloneta


Camminando in un’atmosfera tranquilla, arriviamo in spiaggia e qui troviamo il mondo, è capodanno 2023, la giornata è splendida con un clima di 23 gradi, ristoranti, bar e lungomare sono affollati, c’è chi gioca a beach volley sulla spiaggia, chi contempla il mare, noi ci godiamo una primavera anticipata e un magnifico panorama.  Decidiamo che è ora di paella e quindi ritorniamo nell’antico “Barrio dei pescatori” e ci fermiamo da Can Ramonet, storico e tipico locale situato tra i vicoli. E qui, tra simpatia e calore catalano gustiamo ottime tapas e paella. 


Paella da Can Ramonet

3 giorno 

Decidiamo per una bella e rigenerante camminata nel verde, così ci rechiamo nello storico parco del Montjuic. Questa collina è definita il “polmone verde” di Barcellona è stata sede dell’esposizione internazionale del 1929 e delle Olimpiadi del 1992. Passeggiando tra i suoi sentieri, ci godiamo il panorama da uno dei tanti belvedere del parco, il Palau Nacional sede del Museo Nazionale d’arte della Catalogna, la Fondazione Joan Mirò e il Castello.  Insomma una camminata piacevole e lunga, ricca di storia, arte e natura.



Montjuic



Coppia di fidanzati - Mirò


Palau Nacional



Panorama dal Montjuic

Per completare l’escursione al Montjuic, ai piedi del Palau Nacional c’è una tra le più famose attrazioni di Barcellona, la Fuente Magica costruita per l’Esposizione Universale del 1929. Ci godiamo l’emozionante spettacolo delle coreografie d’acqua colorate a ritmo di musica, che incantano non solo i bimbi ma anche i grandi, anche noi ci sentiamo ipnotizzati da questa magia unica.


Fuente Magica

Lasciamo la Fuente Magica, percorriamo Avenida de Maria Cristina dove ci sono fontane su entrambi i lati, oltrepassiamo le Torri Veneziane e siamo su Plaza de Espana, una grande piazza dove convergono alcune delle vie principali di Barcellona, tra cui Gran Via e Parallel.


Torri Veneziane

Sulla piazza c'è la bellissima arena, in origine era la storica “Plaza de toros” di Barcellona, poi nel 2011 l’interno venne completamente svuotato per costruire il centro commerciale Las Arenas, mantenendo però, esternamente, intatta la bella e storica facciata dell’arena.

Arena



Las Arenas

Consiglio di salire sulla terrazza dell’Arena, che si trova sul tetto, per godere di una splendida vista panoramica a 360 gradi di Barcellona.


Plaza de Espana dalla terrazza dell'Arena


 4 giorno 

Giornata dedicata all’architettura modernista, all’arte di Tapies e allo shopping. Quindi ci dirigiamo, questa volta in taxi, verso il simbolo di Barcellona: la Sagrada Familia. Pensavamo di rivisitarla, come la volta precedente senza difficoltà negli ingressi e invece abbiamo trovato una coda lunghissima con ingressi esauriti, così ci accontentiamo di ammirarla esternamente.


Casa Milà (La Pedrera)

Ci dirigiamo, poi, a piedi nel Passeig de Gracia, e qui, in questo spettacolare e affascinante viale circondato dal modernismo catalano di Casa Batllò, Casa Milà, Casa Amatller, Casa Lleó Morera dalle forme eccentriche e dai colori intensi, abbiamo la sensazione di ritrovarci catapultati in mondi fantastici.






Casa Lleò Morera


Casa Amatller 

Lasciamo Passeig de Gracia e ci dirigiamo verso Carrer d'Aragò dove c’è la Fondazione Antoni Tapies, un museo creato dallo stesso artista e ospitato in un splendido palazzo modernista di matrice industriale.


Fondazione Tapies

E’ un artista che ho sempre amato e trovarmi in mezzo alla sue opere così simboliche e primordiali è pura emozione.


Interni Fondazione Tapies



Opera di Tapies


Lasciamo il Museo e ci dedichiamo allo shopping negli eleganti negozi di Passeo de Gracia dove il personale ti accoglie sempre carinamente. Arriviamo in Plaza Catalunya e qui un taxi ci riporta in albergo.

5 giorno 

Oggi ci dirigiamo verso il Barrio Gotico, il taxi ci lascia nel quartiere El Born, un labirinto di vicoli medievali è uno dei quartieri più artistici e alla moda della città. 


Museo Moco- Scultura di Kaws

Dopo la visita al Museo Picasso e al Moco ci dirigiamo verso il Barrio Gotico che è la zona più antica della città, punto nevralgico della vita politica e religiosa nel Medioevo.


Museo Picasso

Edificato su antichi resti romani secondo lo schema romano del cardo e del decumano, lo stesso che caratterizza la città di Napoli.


Pont del Bisbe- Barrio Gotico

Barrio Gotico

Quartiere ricco di fascino, è un piacere passeggiare in questi vicoli e piazzette medievali tra splendidi monumenti, chiese e palazzi antichi dove tutto sembra rimasto intatto come allora.


Vicoli Barrio Gotico

Anche qui numerosi mercatini, artisti di strada, mimi, musicisti rendono piacevole l’atmosfera. Ci lasciamo conquistare dalle tante originali botteghe artigianali, negozi e librerie dove entriamo a curiosare.


Catedral de la Santa Creu i Santa Eulàlia

E, dopo esserci dedicati ai piaceri dell’arte e della cultura, ci dedichiamo alla buona cucina fermandoci in uno dei tanti ristorantini.


Barrio Gotico

Il Barrio è magico e mentre camminiamo tra i vicoli ci sentiamo avvolti da un’atmosfera misteriosa e ovattata è come se ci trovassimo a vivere  indietro nel tempo.

 6 giorno 

Oggi è l’ultimo giorno, abbiamo il volo nel pomeriggio, quindi per un ultimo saluto alla città visitiamo il quartiere Sant Antoni vicino al nostro albergo. E’ un quartiere poco turistico, abitato dai catalani, pieno di negozi, ristorantini e pasticcerie dove in una di queste troviamo perfino specialità napoletane come la pastiera, struffoli e sfogliatelle. 

Girando per il quartiere ci fermiamo in un tipico locale frequentato dalla gente del posto “La Bodega de Rafael”, e qui tra squisite tapas e vino tinto assaporiamo per l’ultima volta la meravigliosa atmosfera catalana.     

Colori a Sant Antoni







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