DI CASTELLO IN CASTELLO: ALBERI TRA CIELO E TERRA
Gli alberi e la natura sono argomenti che sensibilizzano profondamente le persone perché il “Verde” fa bene. Infatti, stare in mezzo alla natura riduce stress e ansia.
Camminare in un bosco, respirando
profondamente e rallentando i ritmi, annusando i suoi odori, ascoltando i suoi
rumori ha un notevole effetto rilassante, perché il bosco è un luogo magico che
risveglia i sensi. E poi fermarsi ad abbracciare gli alberi e abbandonarsi
accogliendo tutta l’energia positiva che emanano è un gesto potente che fa bene al corpo
e alla mente.
Insomma
la natura è essenziale per il nostro benessere e soprattutto per la nostra salute.
Salvaguardare e amare la natura è come curare e amare noi stessi.
Dopo
il riscontro positivo della mostra “Alberi
tra Cielo e Terra” del giugno 2024 nel Castello di Ragogna, il racconto
creativo “Di Castello in Castello: Alberi
tra Cielo e Terra” è proseguito nel Castello di Artegna, con le opere di
Antonella Ongaro, Maria Grazia Renier, Antonella Oliana e Michela Sbuelz, stili
artistici diversi in un percorso di sensibilità comune verso “Madre Natura”.
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Castello Savorgnan- Artegna |
L’Albero dei pensieri è un’opera collettiva che racconta emozioni
di persone in visita alla mostra. Scrivi il tuo desiderio o sogno sulla foglia di carta e la
leghi ai rami, l’albero diventa così custode e ispiratore dei tuoi pensieri a
chi li leggerà dopo di te.
"Alberi: saggezza e coraggio"
Ho sempre amato gli alberi, abbraccio questi giganti per
caricarmi della loro energia che mi calma lo spirito e mi riempie l’anima.
“La versione degli
alberi” il romanzo di Stefano Mancuso è un’avventura
ecologica che riguarda il destino del nostro pianeta e mi ha ispirato queste
opere.
Il libro racconta il mondo verde di Edrevia, qui gli
alberi divisi in clan, tra monti e colline, pianure e valli, parlano e si
scambiano informazioni attraverso le radici, discutono,
si amano, organizzano feste, scrivono libri e si commuovono davanti ai
tramonti. È una società in pace e millenaria. Da
un po’ di tempo, però, Edrevia è in pericolo, minacciata dalla crisi climatica
che rischia di distruggere il pianeta. E così stanchi di aspettare che gli
umani, da loro chiamati “gli esseri dannosi”,
decidano di porvi rimedio ai danni causati da loro stessi, i tre coraggiosi
alberi Laurin, Lisetta e Pino decidono di lasciare Edrevia alla ricerca di
nuove terre e soluzioni per salvare la loro casa.
Sarà un viaggio avventuroso, pieno di incontri e imprevisti, scopriranno
nuove comunità di alberi e nuovi modelli di vita, altre specie vegetali,
nasceranno nuove amicizie che parlano lingue
diverse. Insomma abbracceranno il diverso.
Sospesi tra fantasia e realtà, la
storia di Lisetta, Laurin e Piero ci invita a riflettere sul destino del
nostro pianeta, sull’importanza e sofferenza
della natura e sull’urgenza di salvaguardarla.
Michela Sbuelz
“Semi: embrioni d’alberi”
Maria Grazia Renier
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