SASSI, MOSAICI E STORIA A SPILIMBERGO

 Spilimbergo è attorniata da torrenti sassosi, da ghiaieti assolati più ricchi di pietre che di acque: il Tagliamento, la Cosa, la Meduna che racchiudono, come in magico scrigno, la materia prima del mosaico, vale a dire i sassi, diversi per forma, per natura e soprattutto per colore.

Ed è proprio sul greto del Tagliamento che, agli inizi dell’anno scolastico …. si recano gli allievi della Scuola di Mosaico, guidati dagli insegnanti, per farne una scelta ed un necessario rifornimento. Siano essi bianchi o neri, grigi o verdi o rossi, vengono aperti con un colpo secco di martello per scoprire l’intima fibra e la recondita vena cromatica in cui l’occhio intravede la possibilità di impiego per realizzare questa o quella figura o particolare di essa”. (Gianni Colledani, “Spilimbergo” - ed. Pro Spilimbergo, dic. 1987) 

 


Un piccolo e affascinante gioiello è Spilimbergo, dove arte, tradizioni, storia, cultura e ottimo cibo si fondono in un’atmosfera d’altri tempi.

Passeggiando nel centro storico ci si conosce un po’ tutti e tra vicoli, portici, sottopassi gotici, palazzi storici affrescati con colori accesi, torri e contrade, artigianato e locali storici, si respirano piacevoli sensazioni.



Qui, l’impressione è di viaggiare indietro nel tempo, un “sentire” che io ritrovo sempre nel mio piacevole e rilassante girovagare alla ricerca di nuove emozioni e idee creative.



Sono una spilimberghese doc, attualmente vivo a Trieste, ma ogni mio ritorno a Spilimbergo lo vivo sempre, tra entusiasmo e stupore, e sempre con occhi nuovi, adoro perdermi tra i vicoli del centro storico, arrivando sino alla terrazza del Castello e godere di una vista mozzafiato sul Tagliamento, insomma ogni volta mi incanta, mi piace “perdermi” in queste camminate meditative e, alla sera, i giochi di luci e ombre mi avvolgono in atmosfere poetiche e magiche.

 

Un pò di storia

Spilimbergo sorge su una terrazza naturale situata sulla sponda del fiume Tagliamento, in quella che era la strada romana, che collegava il territorio alla Germania.

Castello 

Il suo nome deriva dai Conti carinziani Spengenberg che qui si insediarono intorno al XI secolo, in qualità di vassalli del patriarca di Aquileia.  Ma la sua storia è molto più antica, infatti nei dintorni di Spilimbergo sono stati trovati i resti di un castelliere.  

Ma fu durante il Medioevo e il Rinascimento che divenne un importante centro commerciale, culturale e di transito.

In seguito, si svilupparono attorno al Castello, Borgo Vecchio, Valbruna, Borgo di Mezzo e Borgo Nuovo circondati da tre cinte murarie. La Torre Orientale del 1304 era parte della prima cinta, mentre la Torre Occidentale del 1339 era parte della terza cinta.

Dal 1420 fu dominata dalla Repubblica di Venezia fino alla sua caduta avvenuta nel 1797, e successivamente, dopo l’avventura napoleonica, passò all’Impero Austriaco. Infine, nel 1866 passò al Regno d’Italia con la regione Friuli.

Il 6 maggio del 1976, un violento terremoto sconvolse il Friuli e anche Spilimbergo fu gravemente danneggiata. In seguito, con la ricostruzione, tutto il suo patrimonio storico-artistico fu recuperato. 


Torre Occidentale

Il mio girovagare inizia dal Corso Roma, il cuore del centro storico, ed è subito un’immersione nell’atmosfera medievale.

All’inizio del Corso si incontra la Torre Occidentale del XIV secolo, che era l’ingresso al Borgo Nuovo, racchiuso dalla terza cinta muraria, sulla facciata c’è un bellissimo affresco di un leone marciano, ricordo della dominazione veneziana.


Corso Roma

Lungo il corso, gli occhi si inebriano del fascino di eleganti palazzi storici affrescati, decori, balconi gotici e rinascimentali, vicoli e portici, locali storici, deliziosi negozi e botteghe di artigianato, ne fanno un piccolo e prezioso gioiello.


Corso Roma 

Lungo il cammino, vicino a piazza Garibaldi, una visita alle antiche Chiese: di San Giuseppe e Pantaleone del 1326 e di San Giovanni del 1346 che custodiscono importanti opere e poi Palazzo Monaco del XVI splendidamente affrescato.


Torre Orientale


Proseguendo si arriva alla Torre Orientale del 1304 che faceva parte della prima cinta muraria, qui accanto alla Torre, c’è la bellissima Casa Dipinta, affrescata nel XVI secolo con scene della vita di Ercole. 


Casa Dipinta


Corso Roma termina in piazza Duomo.  Nella piazza Duomo, spicca il Duomo duecentesco.

La costruzione fu voluta da Walterpertoldo, un signore del luogo. La facciata principale è caratterizzata da sette rosoni e da un monumentale portale in pietra del 1376 di Zenone Da Campione, a completare un incantevole campanile creano un insieme maestoso ed elegante.


Duomo

All’interno tre navate, divise da colonne affrescate e archi decorati, ricco di importanti pitture, sculture, affreschi, il soffitto a capriata è in legno.


Interno Duomo 

Di grande pregio, l’affresco dietro l’Altare maggiore, rappresenta la Crocifissione.

Inoltre nella navata centrale, c’è il maestoso organo cinquecentesco, tutto decorato con tavole e tele dal Pordenone. Bellissimo anche il Fonte Battesimale del Pilacorte del 1492.
Vicino alla cappella centrale, scendendo le scale, si accede alla Cripta, anche qui possiamo ammirare importanti affreschi, il sarcofago di Walterpertoldo e l’altare di San Leonardo, voluto dal conte Paolo di Spilimbergo nel XV secolo, come ex voto per essere sfuggito alla prigionia turca.
Il 6 maggio del 1976 il terremoto del Friuli ha fatto sentire tutta la sua violenza anche al Duomo, che riportò danni gravissimi, ma dopo un lungo restauro la sua bellezza è stata restituita intatta alla cittadinanza.

Attaccata al Duomo, un po’ nascosta si trova la Chiesetta di Santa Ceciliala più antica di Spilimbergo. Piccola con all’interno pregevoli affreschi e un’antica porta la rendono molto suggestiva, e nel periodo natalizio ospita un originale presepe.

 La piazza Duomo era il centro delle attività commerciali, economiche e si svolgevano i mercati. Nel duecentesco Palazzo del Daziario si riscuotevano i dazi e si pagavano le gabelle imposte dai Signori, e il Palazzo della Loggia (XIV secolo) veniva utilizzato dai Signori per trattare gli affari. Qui su una colonna si può vedere ancora incisa la Macia, antica unità di misura di lunghezza utilizzata per le compravendite.

Macia - Unità di misura
 

Ora nel Palazzo della Loggia ha sede la “Quadreria di arte moderna” dove sono esposte importanti opere di artisti italiani e internazionali.

 

Ponte Castello 

Vicino al Duomo, attraversato un piccolo ponte sull’antico fossato e passando sotto la torre d’accesso si entra nella corte del Castello. Qui tra i vari palazzi antichi, decorati e ornati di stucchi, si distingue il Palazzo Dipinto del 1400 in stile gotico-rinascimentale, la facciata tutta affrescata con disegni di cavalli, dame e paggi, i colori utilizzati sono il verde, il rosso, l’ocra, il giallo, l’insieme ha un effetto molto spettacolare, inoltre la facciata è abbellita con due trifore, balconi e poggioli traforati in pietra del Pilacorte.

Palazzo Dipinto 

Il Castello fu costruito dalla famiglia Spengenberg nel 1120, a picco su un dirupo del fiume Tagliamento a difesa della cittadina. Nei secoli il Castello subì diverse modifiche e fu più volte distrutto e ricostruito a seguito di numerosi assedi, incendi e terremoti. Magnifica la vista sulla valle del Tagliamento.


Palazzo di Sopra

Il girovagare prosegue nella zona della Valbruna (nei paraggi di piazza Duomo), caratteristico borgo medievale con vicoli, portici e case antiche. Qui si trova il Palazzo di Sopra, che risale al 1300, costruito su uno sperone naturale che si affaccia sul fiume Tagliamento. Molto belle le facciate decorate con affreschi che raccontano di storie mitologiche e floreali. Anche gli interni sono impreziositi con stucchi, decorazioni e affreschi. Dopo diverse funzioni, oggi è sede del Municipio.

Giardini, terrazze e una splendida vista dalle montagne alla pianura, impreziosiscono il parco che lo circonda.

 

Giardini Palazzo di Sopra



Tra il Castello e il Palazzo di Sopra, sulla strada che scende verso il Tagliamento, c’è la Chiesetta dell’Ancona. Piccola e deliziosa, risale al 1494 ed è dedicata alla Madonna della Mercede protettrice delle persone che andavano e tornavano a Spilimbergo attraverso il guado del Tagliamento. Inoltre, per la sua atmosfera romantica, immersa in un paesaggio incantevole, l’Ancona è da sempre considerata la Chiesetta degli innamorati. 

Chiesetta dell'Ancona

Nel mio girovagare ammiro qua e là opere di mosaico che impreziosiscono il cuore del centro storico. E già, qui siamo nella città del mosaico! Infatti, qui ha sede la Scuola Mosaicisti centro di formazione internazionale, celebre in tutto il mondo.

Interni Scuola Mosaico

E’ stata fondata nel 1922, studenti di tutto il mondo in questa scuola imparano l’arte del mosaico.

Bellissimi i laboratori, dove gli alunni- artisti con le loro pietre, martelline, tagliole ecc., danno vita a splendide opere che abbelliscono siti prestigiosi di tutto il mondo. 

Laboratorio Scuola Mosaico 
 

E poi, dopo aver ammirato storia e arte, bisogna assolutamente banchettare in una delle osterie e locali storici. Ce ne sono diversi, nei vicoli del centro storico in particolare: la trattoria “Tre Corone” con la tipica cucina friulana, l’osteria “Al Buso” con la sua atmosfera retrò molto suggestiva, ottimi crostini con prodotti tipici accompagnati da eccellenti vini.

Al Bachero 

La storica osteria al “Bachero” di fine ‘800, famosa per il baccalà, ma anche il salame con l’aceto, la polenta pasticciata, il frico.

L’osteria da “Afro” cucina friulana di qualità, l’osteria “Al Mus c'al Svuale”, la trattoria “Al Consul” insomma tutti i locali sono eccellenti e propongono cucina del territorio, semplice, curata e buonissima.

Inoltre, all’interno del Castello c’è il ristorante “La Torre” uno dei più bei e rinomati ristoranti del Friuli. Consiglio anche la visita all’enoteca “La Torre” a due passi da piazza Duomo, ottima selezione vini e cucina squisita.

 Spilimbergo è nota anche per le sue manifestazioni culturali : 

Rievocazione Macia

nel mese di agosto la Rievocazione della Macia. Le piazze e le vie si affollano di figuranti in costume, tra nobili, giocolieri, musici, sbandieratori, popolani, soldati e arcieri, artigiani che ripropongono gli antichi mestieri, insomma Spilimbergo si immerge completamente nella vita quotidiana del Rinascimento.

Per chi ama la musica c’è il Folkest che si svolge durante l’estate da oltre 40 anni. Famosi artisti di musica folk di tutto il mondo si esibiscono nella spettacolare scenografia di piazza Duomo. Per gli appassionati di cinema, ci sono “Le giornate della luce”, con film di autore e incontri con registi, attori e personaggi del mondo del cinema. E per chi ama la fotografia, c’è la sede del Craf (centro ricerca e archiviazione della fotografia) che organizza mostre, workshop e eventi con importanti fotografi di fama internazionale.

 E chi vuole evitare il turismo di massa, può dedicarsi al turismo slow. Partendo da Spilimbergo, a piedi o in bicicletta, percorrendo itinerari tra paesaggi mozzafiato, in un viaggio alternativo alla scoperta della natura in totale relax, si possono raggiungere le alpi, la pianura o il mare adriatico. 

Inoltre per gli amanti della natura selvaggia, consiglio il percorso sulle Grave del fiume Tagliamento, si può salire verso Pinzano, Ragogna o scendere verso la bassa pianura. Qui tra le grandi distese sassose, il paesaggio è ancora incontaminato, lo spettacolo è unico, con la sua varietà di vegetazione e animali selvatici che lo abitano. E poi, i famosi sassi del Tagliamento, sassi dalle sfumature più incredibili che da sempre arricchiscono le famose opere in mosaico.

 
Paesaggi a Spilimbergo 






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