QUATTRO GIORNI A PARIGI TRA ARTE, STORIA E CHARME

 




1° giorno

Anche dopo averla visitata più volte, ma si sa, non si è mai sazi del fascino della Ville Lumiere, ci sono ritornata per la mostra di Mark Rothko. Una mostra che non potevo perdere dato che adoro Rothko.

Quattro giorni intensi con un'amica nei quali ci siamo mosse quasi esclusivamente a piedi, perché Parigi è perfetta per visitarla a piedi e poi io adoro camminare.

Abbiamo pernottato in un piccolo e delizioso hotel vicino all’Arc de Triomphe.

Come primo itinerario Arc de Triomphe-Montmartre.


Arc de Triomphe

Dalla terrazza dell'Arc de Triomphe


Dopo aver ammirato il panorama dalla terrazza del maestoso Arco ci dirigiamo verso Montmartre. Tra metrò e camminata finalmente arriviamo nel quartiere dei “pittori”, purtroppo è diventato molto commerciale, in certe zone ricorda un grande baraccone dove vendono souvenir e altri prodotti per la maggior parte made in China.


Basilica Sacro Cuore 


Place du Tertre


Sono poche le botteghe artigianali di un tempo. Anche la famosa Place du Tertre, pur mantenendo il suo fascino romantico, è diventata troppo turistica attirando pittori di scarsa qualità. Vicino alla piazzetta ci attrae un angolo di pace in mezzo alla folla, è la Chiesa St Pierre de Montmarte tra le più antiche di Parigi, molto amata dai parigini e poco visitata dai turisti.


Chiesa St Pierre de Montmarte



Montmartre














Per catturare l’anima autentica di Montmartre ci addentriamo nei vicoli, lontani dal turismo di massa, e qui troviamo, case colorate, giardini e vigne che ricordano un antico villaggio. Ci fermiamo alla Biscuiterie de Montmartre per acquistare i famosi biscotti francesi serviti come fossero gioielli preziosi.





Proseguendo la camminata arriviamo alla "La Petite Maison Rose de Montmartre”, la Casa Rosa è un luogo storico di Montmartre, famosa agli inizi del XX secolo per essere stata un luogo di ritrovo degli artisti dell’epoca. Ora ospita un ristorante.


Scale a Montmartre

Lasciamo Montmartre scendendo per le celeberrime scale con i vecchi lampioni e i corrimano di ghisa che regalano atmosfere e scorci incredibili.

Arriviamo a Pigalle un tempo quartiere a luci rosse, era luogo di trasgressione e criminalità. Suo emblema famoso è il Moulin Rouge. Pigalle era ritrovo, ispirazione e abitazione degli artisti della Belle Epoque e del periodo Bohèmien.


Pigalle


Prendiamo la metrò e ci dirigiamo verso il Quartiere Latino. Qui ha sede l’Università La Sorbona. Passeggiare in queste vie è un vero piacere, ci troviamo avvolte dalla vivacità culturale e dal fascino bohemien. Finalmente ci riposiamo in uno dei suoi numerosi bistrot gustando un'ottima Soupe à l'oignon.

Proseguiamo sul lungo Senna, purtroppo la Cattedrale Notre Dame è ancora ingabbiata e in fase di restauro dopo il grave incendio.


Quartiere Latino





Lungo Senna

Si è fatta oramai sera e quindi andiamo a cena da Chartier, storico ristorante dove vale la pena andarci per visitare il locale dall’ atmosfera Art Nouveau che ti riporta nella Parigi della Belle Époque.

 

Chartier

2° giorno

Di buona mattina con la navetta ci rechiamo al Bois de Boulogne uno dei più grandi e frequentati parchi di Parigi, in passato era riserva di caccia dei Re di Francia. Qui immersa nel bosco si trova la Fondation Louis Vuitton, un museo dedicato all’arte contemporanea, dall’architettura iconica e avveniristica che richiama la forma di un veliero.


Fondation Louis Vuitton

Siamo qui per visitare la mostra di Mark Rothko, che con 115 opere è tra le più grandi retrospettive mai dedicate al pittore. Nelle grandi sale sono esposti i meravigliosi capolavori dai primi dipinti figurativi fino ai suoi dipinti più famosi: i grandi astratti dai colori evanescenti e sfumati che evocano una forte spiritualità, sono opere mistiche e dalla forte energia che ti trasportano in un viaggio introspettivo.


Mark Rothko


Mark Rothko




Dopo la visita alla mostra, andiamo al Trocadero iconica prospettiva per le foto.



Pont Alexandre III

Raggiungiamo la Torre Eiffel e dopo qualche foto di rito, costeggiando il lungo Senna e percorrendo il Pont Alexandre arriviamo sulla Rive Droite, passiamo per Faubourg Saint Honoré con le sue celebri boutique per arrivare in Boulevard Haussmann alle  Galeries Lafayette che meritano sempre una visita. Facciamo una pausa in uno dei bar delle Gallerie. E all’ultimo piano, dalla terrazza ci godiamo uno splendido panorama sulla città.


Dalla terrazza delle Galeries Lafayette







Lasciamo le Galeries Lafayette e raggiungiamo la storica Place Vendome, una delle piazze più prestigiose ed eleganti di Parigi, circondata da gioiellerie e alberghi fantastici che ci fanno un po’ sognare.


Place Vendome

A cena andiamo nel quartiere Passy alla scoperta del ristorante italiano Settebello. Locale molto delizioso, piccolo e accogliente, con ottima cucina italiana raffinata e rivisitata con creatività e innovazione, realizzata con prodotti importati direttamente dall’Italia. Se siete a Parigi lo consiglio vivamente.


3° giorno

Oggi Museo d’Orsay, che, è sempre un’esperienza coinvolgente ritornarci. Era una vecchia stazione dei treni, ristrutturata nel 1977. Ora è il tempio dell’impressionismo e non solo. All’interno la splendida navata centrale ci accoglie e in questo paradiso dell’arte ci immergiamo nel mondo dei grandi Maestri. E’ un percorso multidisciplinare tra pittura, scultura, arti decorative, architettura e fotografia. Al quinto piano, nella sala principale c’è il grande orologio che un tempo faceva parte della Stazione ferroviaria Gare d’Orsay.


Museo d’Orsay





Scorci dal Museo d'Orsay



Suggestivi, inoltre, gli scorci di Parigi che si ammirano dalle grandi finestre del Museo.

Prima di uscire ci fermiamo al Cafè de la Gare per una piacevole pausa gourmet.

Siamo nel quartiere Saint Germain des Prés, molto elegante e tranquillo, tra caffè storici, gallerie d’arte e di antiquariato, librerie e negozietti originali, qui sembra che il tempo si sia quasi fermato.


Palazzi Haussmann


Passiamo davanti al Louvre e ci dirigiamo verso il Marais. Arriviamo nella bella e antica piazza Place des Vosges. Sotto i suoi bellissimi portici, oltre a eleganti negozi, c’è la casa-museo in cui visse Victor Hugo. Ci godiamo in tranquillità il giardino della piazza ammirando la bellezza dei suoi palazzi con meravigliosi tetti di ardesia e incantevoli abbaini. L’impressione è di essere sospesi tra storia e magia.


Place des Vosges

Lasciamo Place des Vosges e continuiamo a girovagare nel Marais lasciandoci ispirare dai tanti negozietti particolari, entriamo in uno di questi, La Mouette Rieuse al 17bis di Rue Pavée e scopriamo un piccolo luogo delle meraviglie, oltre ai libri, carte originali, idee regalo e molto altro, all’estremità del negozio c’è anche un delizioso caffè con un piccolo patio con roseto, è un meraviglioso invito al relax con un buon frullato di frutta e verdura. Il Marais in passato era una palude oggi è un quartiere dove passato e presente si mescola con grande fascino.

Proseguendo arriviamo nel Beaubourg, quartiere molto alternativo che ospita il Centro Pompidou, museo di arte moderna e contemporanea dalla struttura originalissima. Vicino al museo, nella piazza Igor Stravinsky c'è la stravagante Fontaine des automates dove originali sculture si muovono grazie ai getti d’acqua.

 

Centro Pompidou


Fontaine des automates


4° giorno

Oggi, ultimo giorno di vacanza nella Ville Lumiere, abbiamo programmato un’ultima passeggiata sugli Champs Élysées e nelle vie adiacenti, la partenza è nel pomeriggio e quindi la mattina la dedichiamo agli acquisti dell’ultimo minuto, soprattutto gastronomici. Pausa pranzo in un bistrot dove ci lasciamo cullare un’ultima volta dall’atmosfera Parigina.

Salutiamo Parigi e ce ne torniamo a casa con gli occhi e il cuore colmi di bellezza, stanchissime ma cariche perché Parigi è sempre Parigi. 




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