REAL BELVEDERE DI SAN LEUCIO - TRA ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE E AVANGUARDIA
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Palazzo Belvedere |
Siamo arrivati a San Leucio con l’Associazione Culturale Neapolis Itinera di Napoli per visitare il Belvedere di San Leucio, considerato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Ed
è stata una scoperta incredibile, vicino alla più rinomata e conosciuta Reggia
di Caserta, c’è questo maestoso e affascinante sito storico, che domina
sulla collina di San Leucio, meno noto ma non meno importante della Reggia,
dove nacquero i diritti delle donne e la parità di genere.
La guida ci ha raccontato che il Palazzo Acquaviva di proprietà dei principi di Caserta Acquaviva, venne acquistato da Re Carlo di Borbone nel 1750 per farne una tenuta di caccia.
Ma fu suo figlio Ferdinando IV di Borbone, suo successore al trono, a volere cambiare radicalmente le sorti di questo complesso.
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Re Ferdinando IV |
Infatti Re Ferdinando, dopo la tragica morte del principino Carlo Tito di tre anni, ristrutturò il Palazzo e trasformò la riserva di caccia in una grande reggia-setificio.
Ne fece un modello di industria innovativa e all’avanguardia per l’epoca, dove si producevano stoffe e sete che divennero famose e richieste in tutto il mondo per l’alta qualità, le troviamo negli arredi dei palazzi più prestigiosi : Casa Bianca, Quirinale, Palazzo Chigi, Buckingham Palace, Cremlino e in Vaticano.
Venne costruita la filanda e vari opifici, con i più moderni macchinari, la lavorazione partiva dalla coltivazione dei bachi da seta fino alla realizzazione del tessuto finito. Gli operai vennero formati da Maestri della seta giunti da ogni parte del mondo.
Tutti i lavoratori uomini e donne, avevano turni regolari, con stessa paga e orario, ma ridotto rispetto al resto d’Europa.
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Opificio |
Inoltre ai lavoratori venne assegnata una casa all’interno della colonia. Le case erano a schiera e costruite tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell'epoca, dotate di acqua corrente, servizi igienici, stalle e giardino (ancora oggi sono abitate).
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Case degli operai |
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Case degli operai |
Questa comunità dal nome Real Colonia di San Leucio fu regolata da uno statuto che ne stabiliva leggi e regole.
Si
trattava di un esperimento innovativo del periodo illuminista e consisteva in
una specie di socialismo. Infatti non c’era nessuna differenza tra uomini e
donne, era vietato il lavoro minorile e proibiti i matrimoni combinati e le
donne ricevevano da parte del Re la dote, inoltre c’era una cassa comune di carità dove
ogni appartenente della comunità versava una parte dei propri guadagni, era
abolita la proprietà privata, l’istruzione era gratuita e
obbligatoria per tutti, per i figli degli operai fino ai sedici anni.
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Abbigliamento tipico a San Leucio |
Veniva garantita l’assistenza sanitaria e sociale agli anziani, ai malati, alle vedove e orfani, era obbligatorio vaccinarsi contro il vaiolo, tutti dovevano vestirsi bene ed essere puliti e chi voleva, poteva abbandonare la colonia ma con il divieto di ritorno.
Contribuì sicuramente a questa iniziativa, la moglie di Re Ferdinando, Maria Carolina d'Asburgo-Lorena nota poi più semplicemente come Maria Carolina d'Austria, arciduchessa d'Austria, nata a Vienna nel 1752.
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Maria Carolina d'Asburgo e Re Ferdinando IV |
Siamo
in pieno periodo illuminista, periodo di grandi riforme in ogni settore della
vita pubblica e privata, e Maria Teresa fu, uno dei sovrani più illuminati del
periodo.
Maria Carolina veniva da Vienna da una Corte, non solo raffinata, ma assolutamente aperta a ogni innovazione e riforme, compreso quel famoso oggetto da bagno – il bidet -, che nel 1860, i funzionari piemontesi incaricati di redigere verbali di tutto quello che trovavano nella reggia di Caserta, non sapendo cosa era, descrissero come “oggetto sconosciuto a forma di chitarra”. Così a San Leucio, Maria Carolina volle per il suo bagno tutti i confort.
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Arco Borbonico |
Si accede al grande complesso attraverso l’arco Borbonico di notevole effetto e pregio. Una monumentale scalinata conduce al Palazzo Belvedere dove all’interno ci sono i sontuosi appartamenti reali con diverse stanze affrescate con decori, alcuni richiamano lo stile pompeiano, inoltre tutti i tessuti e le tappezzerie di arredamento sono in seta di San Leucio.
Bellissimo il Bagno della Regina Maria Carolina, tutto affrescato, ha una grande vasca ovale, in pietra di Mondragone, incassata nel pavimento, l’acqua calda e fredda venivano fornite da un ambiente sottostante dotato di stufa, anche qui il richiamo alle terme degli antichi romani è molto forte.
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Bagno della Regina |
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Affreschi bagno Regina |
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Sala da pranzo dell'appartamento reale |
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Camera del Re e della Regina |
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Salone appartamento reale |
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Sala toeletta della Regina |
Inoltre, sempre all’interno, c’è la Cappella Reale, la scuola, le abitazioni della maestra, del parroco e dei direttori dell’azienda e poi i laboratori di tessitura con tutti i macchinari, tutto era comunicante con l’appartamento reale, perché il Re voleva sempre essere in contatto con gli operai.
Museo della seta
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Sete di San Leucio |
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Sete di San Leucio |
Bellissimo, prezioso e restaurato ottimamente.
Camminare in queste stanze è come fare un piacevole
tuffo nel passato, tra telai del Settecento ancora funzionanti, la ruota
idraulica che attivava i due grandi torcitoi, vari macchinari e attrezzi che
mostrano tutte le fasi della lavorazione e poi tanti tessuti di seta originali:
damaschi, jacquard, arazzi, taffetà dai magnifici colori sgargianti.
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Sala telai |
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Torcitoio |
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Torcitoio |
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Aspino per matasse |
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Disegni preparatori |
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Macchina Jacquard |
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Telaio |
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Telaio |
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Incannatoi |
Il percorso si completa con i bellissimi
giardini all’italiana costituiti da una serie di terrazzamenti, con labirinti e
fontane, da qui si gode di uno splendido panorama sulla Reggia di Caserta, sul golfo
di Napoli e Vesuvio.
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Giardini del Real Belvedere |
La Real Colonia di San Leucio, terminò nel 1860 con l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna. I setifici vennero ceduti a privati, che continuarono la produzione delle sete. Ancora oggi, laboratori della zona producono ed esportano in tutto il mondo le famose e preziose sete di San Leucio.
E’ stata una visita di grande suggestione
con alcuni momenti di recitazione scenica con due attori che interpretavano
rispettivamente Re Ferdinando e la Regina Maria Carolina.
Storia, archeologia industriale, colori, sete e la scoperta di un’incredibile realtà all’avanguardia e autosufficiente per quei tempi, si amalgamano magicamente regalando armonia.
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