ARCHEOLOGIA E NATURA A POSILLIPO
Parco sommerso della Gaiola |
Non abito in pianta stabile a Napoli, ma quando ci vado mi trattengo dei lunghi periodi perciò la conosco molto molto bene. Mi piace dedicarmi al trekking urbano e scoprire le bellezze e gli angoli più suggestivi e nascosti di questa affascinante città.
Questa volta sono partita
dal Vomero alla volta di Capo Posillipo, per la verità conoscevo già la zona ma
ho voluto approfondire la conoscenza dei suoi siti archeologici e le sue
bellezze naturali.
Grotta di Seiano |
La grotta in questione fu scavata per volere di Marco Vipsanio Agrippa, e in seguito ristrutturata ed allargata da Lucio Elio Seiano, prefetto dell’imperatore Tiberio, da cui prende il nome.
Scavata nel tufo, attraversa il promontorio di Posillipo e porta al parco Archeologico. Anticamente collegava i porti di Pozzuoli e Cuma alle ville patrizie di Pausilypon.
Ingresso Grotta di Seiano |
Molto suggestivo ed emozionante camminare all’interno della grotta sulle orme degli antichi romani, osservando i muri si può vedere “ l’opus reticulatum “ la tecnica di costruzione usata dai Romani.
Interno Grotta di Seiano |
Man mano che mi addentro la luce è sempre più fioca e una affascinante penombra rende il tutto molto mistico.
Ad un certo punto, verso la
fine del percorso, una magica luce mi viene incontro ed è sempre più
abbagliante, la sensazione è quella di entrare in un altro mondo. La curiosità
di sapere da dove viene irradiata è grande! Ecco, la luce arriva da dei
cunicoli laterali a strapiombo sulla baia di Trentaremi.
Incuriosita mi avvicino e un senso di meraviglia ed emozione mi invade osservando il panorama mozzafiato che ho davanti.
Panorama da interno grotta |
Dimenticata durante i secoli, la Grotta di Seiano fu ritrovata nel 1841 durante i lavori per la costruzione di una strada e fu Ferdinando II a renderla di nuovo agibile. In seguito venne utilizzata, durante la Seconda guerra mondiale, come rifugio antiaereo per la popolazione di Bagnoli. Venne poi abbandonata a causa di frane.
Nel 2009 è stata messa in sicurezza e transitabile come unica via di entrata al parco archeologico.
Parco Archeologico Pausilypon |
All’uscita della grotta di Seiano, mi trovo in un incantevole paesaggio di vegetazione mediterranea, i colori del tufo, l’azzurro del mare e la grande vallata con i resti archeologici della grande villa “d’otium” di Vedio Pollione del I secolo a.C., ne fanno una meraviglia della natura.
Vedio Pollione era un
ricchissimo cavaliere romano, figlio di un liberto. Era noto per il lusso e la
dissolutezza, ed era amico di Augusto al quale, quando morì, lasciò in eredità
questa villa.
Villa d'Otium Pollione |
Qui c’è il Parco Archeologico e Ambientale del Pausilypon ossia “luogo dove cessano gli affanni”, che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone della Gaiola, una parte del complesso è sommerso a causa del bradisismo.
Oltre alla villa di Pollione, ci sono i magnifici resti del grande Teatro costruito sfruttando il pendio naturale della collina e dell’Odeon, un piccolo teatro adibito alle audizioni di musica e poesia, con all’interno alcune sale dai pavimenti in mosaico e pareti dipinte. Inoltre si possono ammirare i resti del Tempio e dell’impianto termale.
Teatro Pausilypon |
Mentre cammino in questo affascinante luogo, mi sento immersa nella storia e mi immagino la vita che si svolgeva duemila anni fa. In queste strade passeggiavano l’Imperatore Augusto insieme a Vedio Pollione e altri, forse lo stesso Virgilio, circondati da clienti, schiavi e da pretoriani dell’imperatore e nobildonne romane. insomma la mente corre in un'atmosfera unica e surreale.
Odeon Pausilypon |
La costa di Posillipo, per
la bellezza del luogo, la vegetazione lussureggiante e il mare, era considerata una zona molto prestigiosa
del mondo romano.
Per questo veniva scelta dagli antichi ricchi romani per le loro ville costruite in armonia con la natura circostante, qui trascorrevano le giornate oziando e festeggiando tra libagioni, terme, giardini e spettacoli.
Gaiola |
Sotto il parco Pausilypon, c’è poi, la Gaiola raggiungibile attraverso una lunga discesa pedonale dalla strada principale. Meglio non pensare poi alla risalita, intanto mi godo la discesa tra belle ville panoramiche, scalinate e bouganville.
E finalmente arrivo al mare e qui, tra il
giallo del tufo e l’azzurro del mare
cristallino mi trovo in un paradiso terrestre.
Tutto la zona è di grande interesse biologico, vulcanologico e storico-archeologico ed è considerata Area Marina protetta.
Infatti, nuotando in queste acque si possono
vedere sotto la superficie del mare numerosi reperti, grotte naturali oltre a una
ricca varietà di pesci e vegetazione marina.
Molto affascinante l’arco che collega i due
piccoli isolotti, sembra una sorta di accesso verso l’infinito.
Gaiola |
Ma la Gaiola è anche mistero e leggende. Infatti la villa che si trova sull’isola è nota per essere una villa maledetta, sembra che tutti i suoi proprietari, che si sono succeduti nel corso degli anni, siano stati colpiti da terribili tragedie.
Suicidi, pazzie, maledizioni, fantasmi, amori
e tradimenti avvolgono di mistero e di mala sorte questo luogo.
Ora è disabitata e di proprietà della
Regione Campania.
Comunque, a parte le leggende e i misteri, è
uno dei luoghi più incantevoli di Napoli, un gioiello naturale che si può
conoscere attraverso visite guidate con vari percorsi: snorkeling, immersioni
subacquee, kayak, o archeologico
con la visita del Pausilypon e via mare a bordo del battello Aquavision dal
fondo trasparente, che permette di osservare il meraviglioso e ricco fondale.
Panorama sul Vesuvio dal Parco Virgiliano |
Costruito
a cavallo tra gli anni venti e trenta, un tempo si chiamava parco della
Rimembranza in onore ai caduti della grande guerra, in seguito Parco Virgiliano
in onore del poeta Virgilio.
Adoro passeggiare in questo grande parco, lungo i sentieri e le terrazze, tra piante di mirto, alberi secolari, rosmarino, fiori selvatici, pini marittimi e ulivi.
Parco Virgiliano |
L’aria intrisa di profumi erbacei mi avvolge, la respiro e si fonde con i colori del parco in una piacevole atmosfera rilassata e rigenerante.
E
poi mi piace “perdermi” a contemplare il magnifico panorama, da qui si vede
Procida, Ischia, Capri, Nisida, la Penisola Sorrentina, il Vesuvio, la Gaiola e
la Baia di Trentaremi.
Panorama sulla Baia Trentaremi |
Panorama su Capri dal Parco Virgiliano |
Qui le mie passeggiate sono sempre al tramonto, soprattutto d’estate per trovare beneficio e riparo dalla calura, ma anche perché non voglio perdermi il tramonto.
Ogni volta che il sole infuocato scende sul mare colorandolo di rosso, si
rivela un’esperienza indimenticabile e di grande fascino.
Tramonto dal Parco Virgiliano |
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