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Sono stata a Marsiglia per tre giorni a fine giugno e sinceramente da come mi era stata illustrata con poco entusiasmo da chi ci era andato non avevo molte aspettative. Chi affermava che Marsiglia è una città malfamata, sporca e pericolosa, altri invece sostenevano che dopo l’investitura nel 2013 a Capitale Europea della Cultura, la situazione è migliorata e Marsiglia, essendo molto alternativa è perciò piena di sorprese positive. Insomma ero un po’ in confusione, ma avevo come sempre, quando intraprendo un viaggio, molto entusiasmo, stimoli e molta energia che mi fa andare a mille. Siamo arrivati nella mattinata di giovedì 29 giugno c.a. e già appena scesi dall’aereo, il vento caldo, i colori ocra della terra che si fondono con l’azzurro del mare e del cielo mi hanno conquistato. Saliamo sul bus navetta che ci porta alla Stazione Saint Charles e a piedi raggiungiamo il nostro albergo nel quartiere la Joliette in centro città. Gli amici che abitano a Marsiglia ci propongono un pranzo nel bistrot Café République vicino all’albergo e qui in una bella atmosfera, tra bouillabaisse, aioli, paninesses fris, tapenade e un buonissimo couscous alle verdure per me che sono vegetariana ci immergiamo subito nella cucina marsigliese.
Dopo il pranzo ci dedichiamo ad una passeggiata nel Parc Longchamp, uno storico parco risalente al 1869 nel cui interno ci sono vari giardini con cascate e statue. Siamo entrati dalla parte alta dove c’è l’Osservatorio astronomico. Ci concediamo una pausa al fresco degli alberi in questa oasi tranquilla godendoci una splendida vista panoramica di Marsiglia. Dopo il piacevole relax, ci dirigiamo verso il Palais Longchamp, un monumentale edificio dal grande impatto scenografico con un'enorme fontana decorata da quattro tori e tre donne che rappresentano al centro il fiume Durance, poi l'uva, il vino, la fertilità e il grano.
| Palais Longchamp |
| Palais Longchamp |
Infatti Palais Longchamp venne costruito nel XIX secolo per celebrare la costruzione del “Canale di Marsiglia” che serviva per trasportare l’acqua in città dal fiume Durance. All'interno del Palais Longchamp sono ospitati due Musei, uno di Storia Naturale e l'altro di Belle Arti.
| Palais Longchamp |
Ci tratteniamo nella zona andando a cena in un carino e tipico bistrot il Belleville/Mer con una bella terrazza dove abbiamo piacevolmente gustato piatti tradizionali della cucina marsigliese rivisitati con creatività dallo chef e soprattutto con un’ampia scelta di piatti vegetariani per la sottoscritta. Dopo la cena, salutiamo gli amici e con Uber ci dirigiamo in centro città verso il nostro albergo, ci accorgiamo subito che sta succedendo qualcosa, il traffico è bloccato, cassonetti delle immondizie in fiamme, strade invase dal fumo, impossibile passare, la taxista, dopo una telefonata, ci avvisa che ci sono scontri tra manifestanti e polizia proprio nella zona del nostro albergo e che avrebbe comunque, se possibile, tentato strade alternative per arrivare nel nostro hotel NH situato nel quartiere la Joliette. A bordo c’è stato il panico totale, ma per fortuna la taxista è stata molto brava e coraggiosa è riuscita a portarci a destinazione. Arrivati in hotel abbiamo saputo, che nella stessa sera in tutta la Francia sono esplose le proteste per la morte del giovane Nahel ucciso dalla polizia a Nanterre, periferia di Parigi due giorni prima. 2° giorno Venerdì Al mattino, in hotel ci avvisano che le prossime notti saranno ancora teatro di violenza urbana, inoltre le autorità francesi hanno decretato il coprifuoco alle ore 19. Ottimo!! Questo significa che alla sera dobbiamo scordarci di uscire e per le ore 19 dobbiamo essere in Hotel. Dopo queste “allegre” notizie e per iniziare bene la giornata, ci consoliamo con un’ottima colazione dolce e salata. Decidiamo di recarci verso il Vieux Port, ma prima ci fermiamo al Marché des Capucins o de Noailles e qui ci si troviamo immersi in un variopinto e animato mondo nord africano con i suoi negozi profumati di spezie, di frutta e verdura, piccole pasticcerie di dolci mediorientali, negozi di tè di ogni varietà, di artigianato, di spugne, di tessuti, cibo e cucina araba.
| Spezie -Marché des Capucins |
| Frutta secca - Marché des Capucins |
| Spugne -Marché des Capucins |
| Cesti - Marché des Capucins |
| Marché des Capucins
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Un dedalo di vicoli tra colori, voci e profumi, un mix
di culture di tutto il mondo che praticamente diventa un viaggio nel viaggio,
ovviamente ho fatto scorta di spezie, tè e sapone di Aleppo. Questo mercato si trova nel quartiere
popolare di Noailles dove vivono diverse comunità di origine maghrebina è anche
soprannominato "la pancia di Marsiglia". |
Dopo il mercato ci dirigiamo a piedi verso il Vieux Port dove i Greci,
sbarcando nella baia di Lacydon che oggi forma il Porto Vecchio, fondarono
l’antica Massalia.
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Vieux Port |
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Pescatori- Vieux Port |
Sul lungomare davanti al porto, al mattino i pescatori
vendono pesce e frutti di mare. Inoltre numerosi caffè, ristoranti e storici
palazzi fanno da contorno al bel Porto. Da qui è possibile imbarcarsi per le
escursioni nelle Calanques e le isole Frioul,
purtroppo nei giorni della nostra permanenza a Marsiglia soffiava il Mistral e perciò
le gite in barca erano sospese.
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Ombrière |
Sul lungomare si trova anche l’originale e
avveniristica "Ombrière" dell’architetto
Norman Foster, una grande pensilina/tettoia in acciaio a specchio che riflette
tutto quello che accade sotto. Molto affascinante alzare lo sguardo e guardarsi
in questo specchio gigante.
Camminando lungo le banchine del Porto si arriva al
Fort Saint Jean, al Fort San Nicola, al Mucem, alla Cattedrale de la Major e al
suggestivo quartiere Le Panier.
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Panier |
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Panier |
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Panier |
Ci addentriamo nel Panier che è il quartiere più
antico, in questa collina vicinissima al mare ebbe origine Marsiglia. In
passato fu abitato da pescatori poi in seguito dagli immigrati: Corsi, Armeni,
Italiani, Maghrebini. Purtroppo arrivò anche il contrabbando, la malavita e la
prostituzione, tutto questo contribuì a farne a lungo negli anni un quartiere
malfamato e pericoloso. Oggi, dopo interventi di riqualificazione è diventato
un quartiere alternativo e affascinante.
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Panier |
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Panier |
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Panier |
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Lavanda e saponi - Panier |
Passeggiamo tra i suoi vicoli e piazzette in
un’atmosfera bohèmien, l’aria odora di fiori, erbe aromatiche e spezie delle
cucine etniche, qui è un continuo salire e scendere attraverso le bellissime e
ripide scalinate tra case colorate, street art, laboratori artistici,
negozietti vintage, bistrot e piccole pasticcerie dove ci fermiamo a bere il
famoso pastis con le navettes biscotti tipici marsigliesi.
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Street art - Panier |
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Street art - Panier |
Scendiamo dalla collina del Panier e arriviamo alla
Cattedrale De La Major di ispirazione bizantina, alta e imponente, con i suoi
colori bianco e verde del marmo e le cupole spicca sul panorama della città.
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Cattedrale De La Major |
E’ pomeriggio inoltrato, decidiamo di rientrare in
albergo anche perché si avvicina il coprifuoco. Ci salutiamo con i nostri
amici, questa sera niente cena in compagnia. In centro negozi, supermercati,
ristoranti e bar si stanno attrezzando a sbarrare le vetrine per prevenire
danni e saccheggi. E’ inquietante vedere la città deserta alle ore 19, tutto
chiuso e nessuno in giro. Anche il nostro albergo è blindato e non fanno uscire
nessuno. Dopo la cena, verso le 21.30 iniziano le proteste, bande di rivoltosi
incappucciati delle banlieue della città iniziano a sfilare sotto il ns hotel
sul Bd des Dames, la nostra camera era affacciata su questo viale e quindi abbiamo
assistito agli scontri tra manifestanti e polizia, petardi, fumogeni,
manganelli, l’aria che puzzava di plastica causa incendi di cassonetti, insomma
una serata terribile che è andata avanti per molte ore.
3
GIORNO – SABATO
Per fortuna che la città durante il giorno è
tranquilla, così oggi visitiamo il Cours Julien che si trova alle spalle del Vieux Port.
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Scale del Cours |
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Scale del Cours |
Saliamo per le famose scale del Cours e arriviamo nella grande piazza con giardino acquatico circondata da bar e bistrot,
decidiamo di fermarci e rigenerarci dalla camminata con un aperitivo/birra.
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Piazza Cours Julien |
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Vintage a Cours Julien |
Osserviamo la vivacità dei giovani che ci circondano, c’è chi suona, chi
dipinge, chi legge. E’ un quartiere
eccentrico pieno di vita e sempre in evoluzione grazie ad artisti e creativi di
ogni genere.
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Street art - Cours Julien |
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Street Art - Cours Julien |
In passato era il quartiere dove si vendeva frutta e verdura, poi
progressivamente gli stessi spazi vennero trasformati in bistrot alternativi di
ogni nazionalità e genere, piccoli negozi di vintage molto particolari, atelier
di artisti e poi librerie e negozi di musica che danno al quartiere un'impronta
molto hipster. E' anche la culla della street art della città, infatti
artisti di strada con i loro murales e graffiti trasformano di continuo le
facciate dei palazzi in una galleria a cielo aperto.
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Cours d’Estienne d’Orves |
Scendiamo verso il Porto e arriviamo in una bella
piazza pedonale Cours d’Estienne d’Orves molto vivace e piena di ristoranti,
caffè, gallerie d’arte e negozi. Nella piazza si può ammirare anche una statua
con fontana dedicata al famoso artista di Marsiglia Pierre Puget. Un
bellissimo colpo d’occhio sono i palazzi che si affacciano sulla piazza con le
facciate dalle tonalità calde di ocra, rosa e giallo. Qui pranziamo al bistrot
Cafè Simon eccellenti piatti della cucina marsigliese.
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A tavola |
Anche oggi dobbiamo rientrare in albergo prima delle
19 e così dal porto vecchio ci avviamo lungo la Canebière, un grande viale
sopranominato gli Champs Elysees di Marsiglia
voluto da Luigi XIV nel 1666, prende il nome dal provenzale canabe (canapa) perché fin dal medioevo
in questa strada venivano prodotte le corderie per le barche. E’ la via dello
shopping per eccellenza, pieno di negozi, saponerie, pasticcerie, hotel e ristoranti. Approfittiamo dell’ultimo shopping nella Savonnerie de Marseille per i
saponi e alla pasticceria la Cure
Gourmande per le navettes.
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Savonnerie |
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Saponi di Marsiglia |
Durante
il tragitto verso l’albergo i commercianti si preparano a blindare i negozi,
bar e ristoranti per la notte che si preannuncia violenta.
Ci
prepariamo a trascorrere l’ultima serata a Marsiglia purtroppo chiusi in
albergo. E’ impossibile uscire perché verso le 21.30 iniziano di nuovo gli
scontri.
Nonostante
queste proteste che ci hanno preoccupato e impedito alla sera la libertà di
movimento, sono stata molto felice di questo viaggio a Marsiglia.
Di
Marsiglia mi è piaciuto il suo essere alternativa, piena di vita, informale,
multietnica, insomma molto stimolante nei suoi contrasti. Il fascino dei suoi
quartieri ognuno diverso, ognuno
con la loro anima, dove puoi trovare traccia della Marsiglia raccontata nei
libri di Jean
Claude Izzo.
E poi di Marsiglia mi
ha affascinato la sua luce mozzafiato che esalta i colori ocra della città, è
sempre piena di sole, di azzurro, di profumo di mare e di altri mondi, insomma
io l’ho trovata bellissima e suggestiva.
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