PAESTUM : lo splendore del Parco Archeologico
Dopo giorni di vacanza
nello splendido mare del Cilento avevo un sogno andare a Paestum. Così una
mattina arriviamo con il bus da Santa Maria di Castellabate, scendiamo alla
stazione ferroviaria di Paestum, e attraverso Porta Sirena entriamo nel Parco Archeologico
percorrendo una strada alberata immersa nella vegetazione e circondata dalle
antiche mura. Dopo una breve camminata ci appaiono nella loro maestosità e bellezza
i templi e restiamo letteralmente senza fiato.
Insieme alla guida del Parco percorriamo la via Sacra tra i resti della città greca e romana, i grandi templi, i resti dell’anfiteatro romano, il foro, la grande agorà, le strade lastricate, i resti di abitazioni e botteghe con i pavimenti in mosaico, le prigioni, il santuario dedicato alla Fortuna Virilis con relativa piscina.
Stiamo camminando tra uno scrigno di
tesori visibili, ma c’è ancora una ricchezza nascosta sotto terra, infatti
incontriamo gruppi di archeologi impegnati negli scavi per riportare alla luce
le preziose testimonianze del passato. Di notevole valore anche la cinta
muraria greca lunga circa 5 Km con quattro porte che racchiudono e proteggono
Paestum, insomma un magico scenario che ti riporta indietro nel tempo di quasi
3.000 anni di storia e ti fa magicamente respirare l’atmosfera di antiche
civiltà.
Anche il Museo Archeologico all’interno del
parco merita una visita. Oltre a importanti reperti provenienti dagli scavi archeologici
della zona, si può ammirare la preziosa e famosa “Tomba del tuffatore” un raro
esempio di pittura della Magna Grecia che abbelliva una tomba e rappresenta
simbolicamente il tuffo che ha fatto il defunto dal mondo dei vivi a quello dei
morti.
Paestum
è stata un’antica città della Magna Grecia, fondata dai greci provenienti da Sibari, intorno al 600
a.C. chiamata Poseidona in onore a Poseidone o Nettuno “Dio del mare”.
Dell’epoca
greca svettano i magnifici e
maestosi templi di Athena, di Hera e di Nettuno, questi ultimi due si trovano nell'area del Santuario meridionale.
Il
tempio di Hera è il più antico dei tre templi, edificato nel VI secolo a.C. è
dedicato a Era principale divinità venerata a Poseidona, sposa di Zeus e Dea
della fertilità.
Il Tempio
di Nettuno, dio del mare, è il più grande e meglio conservato dei tre templi, edificato
intorno al V secolo a.C. si trova a fianco del tempio di Hera.
Davanti
ai due grandi templi ci sono i resti di due altari per i sacrifici, alcuni
cippi e un piccolo tempio.
Il tempio di Athena edificato intorno al VI secolo a.C. è dedicato ad Athena Dea della guerra, della saggezza e dell'intelligenza, fu costruito sui resti di un precedente tempio, è posizionato nel punto più alto dell’antica Paestum nell'area del Santuario settentrionale.
Pianta del Santuario meridionale |
Intorno al 400 a.C. venne conquistata dai Lucani e chiamata Paistom. Successivamente nel 273 a.C. si insediarono i Romani e la chiamarono Paestum.
Da allora fu una cittadina fedelissima a Roma e all’Impero Romano fino alla fine. I Romani costruirono nuovi edifici civili e religiosi e coniarono una propria moneta.
Successivamente
durante il Medioevo per il lento bradisismo, il mare si allontanò e la città fu
invasa da paludi e perse quindi il suo ruolo commerciale marittimo. Nel tempo
la città fu abbandonata dai suoi abitanti e se ne persero le tracce.
Nel
XVIII secolo il ritrovamento delle rovine di Pompei e Ercolano diede l’avvio ad
altri scavi che arrivarono fino a Paestum dove furono portate alla luce i
monumenti che ancora vediamo oggi.
Le
scoperte attrassero turisti e studiosi europei e così avvenne la rinascita
culturale e storica di Paestum, fino a diventare patrimonio dell’Unesco.
Si trova in Campania nel golfo di Salerno vicino al Parco Nazionale del Cilento.
Tempio di Hera |
Tempio di Nettuno |
Tempio di Athena |
Resti di abitazioni e botteghe |
Pavimento mosaico |
Anfiteatro |
Resti e Tempio di Athena |
Bottega di profumi con pressa in marmo |
Dettagli bottega profumi |
Carcere
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Heroon - tomba del fondatore di Poseidona |
Santuario Fortuna Virilis e piscina |
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